Celeste, inclusione e diversità la rendono unica

Bentornati a una nuova intervista di Hippo Bee, e quindi a una nuova storia ordinaria di una donna straordinaria.

La nostra eroina di oggi è Celeste, sorrisone e occhi azzurri, che ci porterà attraverso la sua capacità di includere e ascoltare.
Celeste è una giovane donna, lavoratrice, appassionata della vita, che ama il diverso, ama essere curiosa e ricercare l’oggettività.
Ci siamo fatti raccontare la sua storia, e ci è piaciuta tanto, perché è un racconto positivo, di ricerca e autorealizzazione.

Allora, iniziamo!

Celeste è di nascita Veronese, ed è cresciuta sulle rive del lago di Garda, sognando di viaggiare e scoprire il mondo. La sua passione per i viaggi sicuramente trova una parte di radice nella figura di sua mamma, che l’ha sempre portata a zonzo per il mondo, stimolando la sua voglia del diverso.
Ed è probabilmente così che ha iniziato a nutrire un forte interesse verso la carriera da diplomatico, d’altronde è sicuramente uno dei mestieri migliori per confrontarsi con altre culture, vedere ed assaporare ciò che non è italiano, europeo, occidentale. Infatti, questa passione, questa idea di una sé da grande immersa in un contesto dinamico e internazionale, l’ha portata a seguire degli studi orientati in questo senso, dove approfondire le relazioni internazionali, il diritto e la cultura.

Gli anni dell’università sono per Celeste quel primo banco di prova, che nella vita serve per prendere le misure e aggiustare la rotta, se non è quella giusta. Nei 5 anni di studi, ha potuto seguire programmi di studio internazionali e stage all’estero, arrivando a vivere per periodi di almeno 3 mesi in diverse capitali europee: Vienna, Budapest, Varsavia, Bruxelles e Lisbona.
Questo le ha permesso di chiarirsi le idee, e rendersi conto che la carriera diplomatica era molto focalizzata su temi politici, mentre lei era sicuramente più rivolta a temi più sociali. Ed è così che probabilmente l’idea di fare il diplomatico è andata scemando, e che l’ha portata a specializzarsi in economia e diritto. Alla fine dell’università il bagaglio di Celeste era composto da passione, esperienze internazionali di rilievo, una positività innata e la voglia di mettersi alla prova.

Con questo pacchetto quindi si affaccia al mondo del lavoro, iniziando un’esperienza lavorativa a Verona, in una società di consulenza, di respiro internazionale, avvicinandosi così al mondo dell’internal audit e dei processi aziendali. Noi ci siamo conosciute proprio in questa fase della sua vita, mentre ammiravamo il parcheggio della zona fiera di Verona, dal 7° piano del palazzo.
Celeste ha vissuto questa esperienza a pieno, impegnandosi nel lavoro e cercando la serenità nei rapporti con gli altri, ma sicuramente non ha perso la voglia di provare a cercare la sua dimensione in un contesto più vicino a lei, un contesto più internazionale, un contesto lavorativo più volto a un fine sociale.

La vita, come sempre, ci conferma che chi segue un percorso coerente, con determinazione e forza, raggiunge il suo obiettivo, e in questo caso possiamo solo confermare questa visione, perché all’inizio del 2018 Celeste riceve la conferma di essere stata selezionata per partecipare a uno stage alla Commissione Europea, dove tuttora sta lavorando.
L’arrivo a Bruxelles per Celeste è stato il passo concreto per poter arrivare dove voleva, in un contesto internazionale, sfruttare le sue competenze linguistiche, partecipare a incontri dove culture si incontrano, e svolgere un lavoro all’interno di una commissione il cui scopo non è aumentare gli utili, ma creare un continente unito, un’Europa più inclusiva e più forte. Il progetto è grande ed è reale, e siamo fieri di avere italiani come Celeste che ci rappresentano a livello comunitario. Grazie Celeste!
Inoltre, per chi fosse interessato, nell’intervista Celeste ci dà anche qualche dritta su come avvicinarsi e fare domanda per entrare alla Commissione Europea, per cui, andatevene a vederla.

E la vita a Bruxelles? Ce ne parla tra le righe. La capitale del Belgio è piccola rispetto ad altre capitali, e sicuramente un’accozzaglia di culture, gusti e lingue. Ma è una città che offre molto, una vita a dimensione d’uomo, la possibilità di conoscere nuove persone e vivere esperienze interessanti, mostre, concerti, eventi. Certo, come in moltissime situazioni, la difficoltà sta nel conoscere e fare amicizia con gli autoctoni, ed è forse l’unica nota negativa che sottolinea Celeste, perché per il resto ha trovato la sua dimensione.
Vive la sua idea di vita, e ha obiettivi di crescita personale e lavorativi nel suo ambiente, e noi non possiamo fare altro che augurarle tutto il bene del mondo.


Celeste oggi non ha un uomo, ma questo è più che positivo, per lei che sa stare da sola, che non ha bisogno degli altri per trovare la sua forza, la sua crescita, il suo motivo di vita. Ce lo conferma, oggi si diverte, ha molti amici, si gode il suo tempo libero e si prende cura di sé. D’altronde, è importante trovare qualcuno con cui condividere le proprie passioni, le proprie debolezze e le proprie forze, a prescindere dal fatto che sia un compagno di vita, un’amica o un collega.

E delle donne di oggi? Che ne pensa? Celeste si avvicina alla nostra idea di Hippo Bee perché crede anche lei che la donna sia un’entità reale, non astratta, e che in questa realtà sia umana, abbia il diritto di esistere, provare, sbagliare ed essere considerata alla pari di chiunque altro. Ci racconta come nel suo ambiente di lavoro la quota rosa sia caldamente protetta e rappresentata, anche se si, come dice giustamente lei, non dovrebbe essere così, non dovrebbe essere imposto, ma semplicemente naturale. Ci arriveremo, col tempo e con la determinazione di essere donne vere e autentiche.

La nostra ultima domanda:”Che consiglio daresti alla te quattordicenne?”, lei ci risponde:”Usa più la testa, sii meno convinta“, che è un inno alla ricerca dell’equilibrio, che però si raggiunge col tempo, e lei, è evidente, lo ha raggiunto.


Grazie per questa bella storia, di positività, inclusione, diversità e serenità. Sii sempre così, usa la testa e usa il cuore!

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