Eccoci a un nuovo incontro di Hippo Bee. Abbiamo incontrato da poco Nicoletta (per me Nico), una donna straordinaria, il cui carattere deciso le ha permesso di ridefinirsi nel tempo, anche dopo cambi di direzione inattesi.
Se volete rivederci nelle nostre chiacchiere, qui trovate il nostro video.
Chi è Nicoletta? Eh, bella domanda, vi dico io, che la conosco da qualche lustro, che questa domanda non è banale. Nicoletta è energia, e come tutte le energie, può essere vista e compresa solo qualora si riesca a domarla, e in questo caso, per fortuna, non è ancora nato chi può contenere questo “nocciolo” di donna.

E infatti, come l’energia che cerca sempre un mezzo per applicare la sua potenza, anche la nostra fantastica eroina, ha dovuto combattere per trovare il suo mezzo di amplificazione.
Chioma riccia, carattere determinato e consapevole, Nicoletta è una prestigiosa mente che ha affrontato gli studi in legge, senza soccombere, anzi, venendone fuori a testa altissima e con molti quesiti sul suo futuro. L’approccio a giurisprudenza nasce, da una sua innata voglia di mettere ordine nel mondo, e cosa c’è di più bello del riordinare disciplinando gli altri? Infatti, Nico, aveva iniziato gli studi con l’obiettivo di diventare un giudice, che in effetti, se ci pensiamo, è la figura più vicina a un “riordinatore” e nella nostra società è sicuramente un ruolo riconosciuto come tale.

Eppure, già durante gli studi, Nicoletta si accorge che il suo sogno è forse lontano rispetto a quello che lei stessa ricerca dalla vita e a quanto si era immaginata, e grazie anche a un periodo di studio all’estero, che l’ha aiutata ad ampliare i suoi orizzonti, ha avuto il coraggio di mettere in discussione sé stessa e rivedere il percorso.
Certo é che dopo la laurea, la voglia di provare a intraprendere la vita forense non era ancora del tutto assopita, e infatti vediamo Nicoletta cimentarsi nella pratica di avvocatura per un biennio, seguendo tematiche relative al diritto del lavoro, accendendo sempre quella nota di “uguaglianza” che lei stava in qualche modo ricercando.

Alla fine della pratica, c’è stato il tentativo del famigerato esame di stato, il cui esito negativo non è stato per lei fonte di dolore o rammarico, ma semmai la conferma che da tanto aspettava: “c’è altro che questa vita mi riserva e altro che voglio fare“.
Semplicemente così, senza tanti strani giri, lineare come i suoi pensieri e il suo approccio, Nicoletta si tuffa in un’altra avventura, e si avvicina a un mondo che oggi le sta dando le più grandi soddisfazioni: la scuola.
Inizia infatti, dopo aver inizialmente seguito dei corsi su tematiche di progettazione europea, un più ampio progetto, che verteva sull’apertura di una scuola internazionale, in cui lei ha ricoperto inizialmente un ruolo di analista e facilitatore per raggiungere i requirement richiesti dalla comunità europea, e poi un ruolo più di coordinamento, avvicinandosi a un project manager scolastico.

Oggi Nicoletta ricopre il ruolo di Head of Diploma Programme, che lei traduce come una sorta di “Vicepreside”, ma che per noi significa che fa una cosa complessa: gestisce i rapporti tra studenti e istituzione e tra istituzione e famiglie, con lo scopo di condurre tutti per mano verso un fine comune.
Cosa c’è di più giusto di dedicarsi anima e corpo in un lavoro il cui fine ultimo è l’educazione? Educazione in senso ampio, vista anche come offrire a tutti gli studenti gli strumenti per approcciarsi al loro meglio al mondo degli adulti? No, di certo non c’è nulla di più prezioso che il capitale umano, le nostre giovani schiere di sognatori, e Nicoletta, con il suo ruolo, ha un po’ (per non dire tanto), la responsabilità di condurre questi baldi, a volte incerti, adolescenti, nella transizione più difficile della vita: crescere.
Che le piaccia quello che fa, ve lo posso confermare pure io, che da amica, la vedo spesso super occupata e dedicata al suo lavoro, rimanendo spesso oltre orario e dedicando moltissimo del suo tempo libero per attività extra. Da una parte, io che lavoro con i software, ho difficoltà a capire la passione e l’amore che può esserci dietro a un lavoro così “umano”, dall’altra parte, la sua dedizione, mi fa ben sperare per queste nuove generazioni, perché una guida, soprattutto negli anni di adolescenza, fa a volte la differenza tra un futuro radioso e uno disastroso.

Le abbiamo chiesto se le piacerebbe insegnare, dato che lei, per il suo percorso “atipico” non è passata prima tra i banchi di scuola come insegnante. Ci ha risposto che ha trovato la sua dimensione, e attraverso un programma che sta seguendo, in cui supporta gli studenti nella definizione e nello svolgimento di attività creative, che esulano dal percorso prettamente scolastico, ha trovato anche quella parte di condivisione e rapporto diretto, tipici di un ruolo didattico.
Il suo sorriso, pieno di luce, basta a farci capire quanto un lavoro nobile, fatto con i migliori intenti, sia un balsamo per l’anima.
Ci complimentiamo con te Nico, che porti alto il nome dell’istituzione scuola e lo fai con amore e passione.

Ci addentriamo, invece, alla fine della nostra intervista nella domanda di attualità HB (Hippo Bee), in quanto nel suo ambiente, come fortunatamente ci rassicura lei, non c’è una forte presenza di maschilismo, ma comunque come donna, avrà sicuramente incontrato la nostra creatura mitologica meno prediletta “il finto femminista”.
Ebbene si, anche lei, sfortunatamente, ne ha incontrati, e ce li descrive, in un modo molto affascinante, come quelli che a parole sono estremamente orientati per la parità di genere, ma nel momento in cui bisogna fare delle scelte, anche lavorative, non pendono mai per il supporto della donna, anche se si proclama difensore dei suoi diritti. D’altronde, la parità arriverà solo nel momento in cui, non solo cambieranno le donne, ma quando, anche, cambieranno gli uomini, nel loro supporto, che non deve solamente esaurirsi a parole, ma anzi, va corroborato dai fatti.
Sulle note di come vorremmo rendere il mondo un luogo perlomeno più semplice da vivere, ringraziamo Nicoletta, per averci dedicato il suo tempo, per aver mostrato una parte di sé e soprattutto averci mostrato le infinite energie che vengono convogliate nel futuro dei giovani. Questo può essere solo un augurio positivo, di grandissima abbondanza per un futuro più consapevole!
Nicoletta, sei ‘na forza della natura!