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Ansia, insonnia e panico
Soffrire di ansia generalizzata è molto diverso dall’essere ansiosi. Infatti, nel primo caso c’è la perdita di controllo dell’ansia stessa, nel secondo caso essa è invece uno stato naturale che permette di aumentare l’attenzione e le capacità di reazione a uno stimolo reale.
Soffrire di ansia generalizzata significa avere una reazione emotiva esagerata rispetto allo stimolo ricevuto (es. scoppiare a piangere per una critica sul lavoro) e che si protrae più a lungo. Questo stato conduce a diversi effetti negativi, tra cui manifestazioni somatiche e disagi psicologici.
In alcuni casi, quando lo stato ansioso dura da tempo e il soggetto non lo riesce a gestire, si può giungere ai tristemente noti “attacchi di panico”, ovvero crisi acute di ansia, che hanno durata breve, ma la cui intensità emotiva è molto forte (es. sentirsi senza fiato e uscire dalla propria macchina ferma in colonna). Gli attacchi di panico sono il modo più estremo di reazione che il nostro corpo può manifestare quando si soffre di ansia.
Gli stati ansiosi, che possono derivare da diverse motivazioni, le quali vanno indagate, nel lungo periodo possono portare a soffrire di dolore cronico e al manifestarsi di continui disagi fisici, come dolori muscolari, colon irritabile, emicrania e mal di stomaco.
Bisogna non sottovalutare i propri sentimenti e le proprie reazioni, in quanto la consapevolezza è spesso una grande alleata nella gestione dell’ansia.
Depressione e socialità
La depressione viene spesso confusa con un senso di tristezza, ma non è solo questo. La depressione è una condizione in cui il soggetto non riesce più a trarre gioia e benessere dalla vita, e che tende ad avere pensieri tristi, negativi e a volte autolesionisti.
La depressione porta la persona affetta a vivere una sorta di angoscia continua, oltre al non trarre gioia e piacere dalle attività che solitamente ne danno e trova difficoltà nello svolgere le azioni anche più semplici (alzarsi dal letto o lavarsi). Questa condizione si deve protrarre per almeno due settimane per destare dei sospetti di depressione, la quale, se trascurata può portare l’individuo in un vortice di mancanza di energie, pensieri negativi, senso di inadeguatezza e incapacità di chiedere aiuto.
Molto spesso però, questa condizione viene sottovalutata, sia da chi ne soffre, sia da chi gli sta intorno, che cerca di spronare la persona a reagire, senza rendersi conto che a volte dire:”dai, tirati su” è ancora peggio, in quanto il depresso non riesce a reagire. Tra i vari sintomi che si notano nelle persone che soffrono di depressione, si ritrovano: perdita di energia, cambiamento dell’appetito, insonnia o ipersonnia, ansia, ridotta concentrazione, indecisione e irrequietezza, senso di inutilità, di colpa o di disperazione.
Come per molte patologie psichiche, è difficile uscire dalla depressione da soli, e molto spesso una cura si rende necessaria per migliorare i sintomi e ritrovare un equilibrio.
Insicurezza, personalità e intimità
L’insicurezza è quella sensazione che ci accompagna perennemente e ci porta a dubitare di tutto quello che facciamo, indossiamo o siamo.
A volte può bastare un colpo di spazzola e un buon mascara per sconfiggere questa sensazione, molte altre volte invece usciamo di casa, cercando di mascherarlo, rendendoci però molto vulnerabili.
Dove nasce l’insicurezza? Difficile a dirsi, molte volte l’infanzia e gli anni adolescenziali, con i loro mutamenti fisici e ormonali ci portano a vivere dei sentimenti negativi verso noi stessi, che continuiamo a portarci dietro per molto tempo.
Questa sensazione che ci pervade, molto spesso influisce negativamente anche sulla nostra sfera intima, andando a danneggiare come ci vediamo come donne e come viviamo la nostra intimità in coppia. In taluni casi l’insicurezza sfocia in comportamenti remissivi e in tentativi “mai iniziati” per la paura di fallire, perché non si crede nelle proprie qualità.
Questa insicurezza, nelle donne è accentuata dal fatto che spesso la società continua a mettere in atto comportamenti volti a sminuire le capacità femminili, soprattutto nel mondo del lavoro.
Ritrovarsi infatti in ambienti maschilisti e poco permissivi, può portare a credere di non valere abbastanza e il dover perennemente dimostrare le proprie capacità può essere stressante e portare a demotivazione.